Nel 1919, passata la grande bufera della Grande Guerra, il Patronato ritorna a completa disposizione della gioventù. Va di moda il calcio, e più di qualche squadra della Fulgor, che ancora non si chiama così, è già in attività agonistica. I calciatori più grandi competono in ambito provinciale, i più piccoli in sfide tra paesi vicini. Nel 1921 la Fulgor partecipa al campionato provinciale dei liberi e appende al suo gagliardetto i primi riconoscimenti. L’otto dicembre di quell’anno è costituita la Società Ginnastica Fulgor, con lo scopo di formare i giovani nello spirito attraverso l’uso del corpo nella disciplina e nel sacrificio. Madrina della Società è Anna Corà Rossi, sempre molto disponibile nei confronti dei suoi “Fulgorini”. Nel 1922, nel primo anniversario della fondazione, la madrina dona alla Fulgor un artistico gagliardetto benedetto solennemente nel Duomo di Thiene dall’Arciprete. Nello stesso anno si contano le prime della Società a Mestre. due primi premi. Assistente spirituale è padre Giovanni Dell’Era e maestro Leone Tosato, che proviene da Vicenza.

Degli anni trenta esistono tessere di atletica, di cui si pratica generalmente la corsa e di “palla a volo”. Assistente spirituale di questo periodo è padre Silvano Ad rogna, che dà enorme contributo all’immagine della Fulgor mentre la madrina è sostituita dal padrino Pietro De Meda, con il suo caratteristico sigaro sempre in bocca. E’ tradizione di questi anni l’incontro con la cittadinanza thienese per la festa dell’Immacolata: la sera di ogni otto dicembre in Patronato si svolge una esibizione ginnica sul palco del teatro. Altri sport si praticano in Patronato: un campo da tennis viene tracciato nel cortile popola giostra, alcuni fogli riportano anche la costituzione del Gruppo Ciclistico Gino Bartali. Con la seconda Guerra Mondiale molti atleti prendono la via del fronte, ma rimane ugualmente intensa l’attività sportiva con buoni risultati per la prolificità del vivaio Thienese.
Nel dopoguerra la Ginnastica continua la sua attività a livello nazionale concorrendo e riscuotendo successi a Venezia, Milano, Pisa e Roma. I vuoti causati dalla guerra sono stati riempiti ed il vivaio promette bene mentre l’Assistente è ora padre Giuseppe Gallio. In questo periodo il calcio diventa molto praticato con squadre che militano in Campionati FIGC e CSI. Padre Gallio chiamato dai fulgorini “Don Balon” per la sua foga e passione per questo sport, trova un provvidenziale alleato nelle truppe inglesi di occupazione che gli “forniscono” trasporti, palloni ed anche … scarpe! Il cortile ghiaioso del Patronato è il naturale campo da calcio della squadra, ma non è regolamentare per partite FIGC, quindi …… Nel 1947 riprende l’attività dell’atletica una creazione del vulcanico Padre Gallio, con regolari tesserati FIPAL. Coordinatore del settore è Eligio Nardi, segretario l’infaticabile Graziano Dal Maso. Con la precedente preziosa esperienza del coordinatore vengono ottenuti importi risultati sia in campo provinciale che regionale ma soprattutto a lui va il merito di un grande coinvolgimento locale: vengono infatti organizzate gare amatoriali e le “Olimpiadi Vitt”. Nuova attività della Fulgor del dopoguerra è il tennis tavolo, che vive un buon momento a livello tesserati CSI. Altra disciplina che comincia ad essere praticata è la pallacanestro, che in pochi anni raggiunge una buona partecipazione e buoni risultati. Nel 1949, vista la molteplicità delle discipline praticate, viene fondata la “Polisportiva Fulgor”. Il primo Presidente è il Rag. Giuseppe Sardei, la madrina è Adele Colbacchini in Laverda (ex Atleta). Dal 1950 assistente spirituale è padre Aldo Bortoletto, cui moltissimo deve il Patronato e la Città di Thiene per il suo grande e competente impegno nella scuola e nello sport. Di questo periodo rimangono famose le sfide “stracittadine” contro la Robur del quartiere Conca nel calcio e contro la Guido Negri, poi Motoform della Sede delle Opere Parrocchiali per la pallacanestro. Risultano dall’archivio anche alcune “fiammate” di pallavolo., sport che in ogni caso attende tempi migliori. L’anno 1950 vede anche la realizzazione del nuovo campo di calcio con riflettori che viene inaugurato con un torneo canicolare in notturna, Nel 1952 la sezione Ginnastica, che tanto lustro ha dato alla Fulgor, cade nell’oblio. Viene inaugurato il nuovo campo di pallacanestro all’aperto illuminato e con pavimentazione in cemento. Una delle prime più importanti partite vedrà i giovani fulgorini guidati dall’appassionatissimo Ugo Pescarini confrontarsi, in notturna, con i famosissimi cestisti della Borletti Milano campioni d’Italia. Nel 1953 viene attrezzato un campo di pallavolo (alle spalle della porta del campo da calcio) ma la disciplina stenta a decollare a causa anche della mancanza di atleti con adeguata formazione sportiva. Gli impianti sportivi vengono dotati di illuminazione per incontri un notturna e sono tra i primi della Provincia con questa caratteristica. La Fulgor pallacanestro partecipa al campionato interregionale di Serie C. In questo periodo il presidente della Polisportiva Fulgor Rag. Giuseppe Sardei riceve un riconoscimento per i suoi 25 anni di attività nello sport.. Nel 1955 la sezione tennis tavolo esordisce con atleti tesserati FITET. La squadra di pallacanestro annovera tra le sue fila cestisti statunitensi, che fanno parte delle truppe SETAF, tre fulgorini, dopo il corso sostenuto a Vicenza, conseguono il patentino di allenatore di pallacanestro. Nel 1956 si inaugura il campo di pattinaggio a rotelle (a fianco del campo da calcio) con la disputa dei campionati Sociali. Si registra la partenza di padre Aldo Bortoletto. Nuovo Assistente Spirituale della Fulgor è Padre Giuseppe Gottardo con la sua coinvolgente carica umana e formativa. Nel 1957 altra inaugurazione: questa volta si tratta del campo regolamentare di hockey a rotelle. La disciplina è seguita da Romano Dalle Rive: la prima partita di campionato è un memorabile Fulgor-Schio. Il Dottor Gianni Zanini subentra al Rag. Giuseppe Sardei alla guida della Polisportiva. Nel 1958 gli annali riportano che la Fulgor propone al Comune di Thiene la “Giornata Olimpica Cittadina” per dare un riconoscimento agli atleti thienesi che si sono distinti maggiormente nelle varie discipline sportive. Vengono così premiati anche atleti Fulgorini: Leone Ramon per l’atletica leggera, Giuseppe Zaltron per il pattinaggio, Maurizio Pieretto per il tennis da tavolo e Giuseppe Thiella per l’hockey a rotelle. La seconda metà degli anni ‘50 vede il periodo d’oro dell’atletica leggera della Fulgor, con adesioni e risultati sempre in crescendo. Nel 1960 padre Aldo Bortoletto ritorna a Thiene e può seguire la sua Fulgor nuovamente come assistente spirituale. Gli sport praticati con tesserati sono: la pallacanestro, l’atletica leggera, il pattinaggio, l’hockey a rotelle, il tennis tavolo. Con il ritorno a Thiene di padre Giuseppe Gallio la ginnastica, puntando sui giovani, riprende l’attività: al concorso di Pisa la Fulgor riscuote successo come squadra complessivamente più giovane. La pallavolo vive un periodo di attività agonistica a livello di tornei amatoriali e provinciali. Il calcio conosce un breve periodo di stasi. Nel 1964, grazie all’apporto determinante di ragazzi e animatori provenienti dalle file dell’Azione Cattolica, la stasi può dirsi superata con la disputa di un campionato provinciale allievi. La ginnastica purtroppo non prosegue l’attività e in Fulgor si pratica un nuovo sport: lo sci alpino. Ci sono buone affermazioni di atleti fulgorini ma, sfortunatamente, soltanto per una stagione. Nel 1965 la pallacanestro Fulgor entra nella scuola con una leva per giovani cestisti sotto i 15 anni. La sezione Calcio invece, ormai rafforzatasi in numero di atleti e qualità di dirigenti ed allenatori, offre la sua disponibilità di giocatori per la ricostituzione della disciolta A.C. Thiene. Nel 1966 il Comune di Thiene dà in uso alla Fulgor gli impianti di atletica realizzati nello Stadio Comunale. Con l’appassionata e competente collaborazione di 2 giovani chierici Giuseppini provenienti dal Brasile,viene disputato il primo torneo notturno di pallavolo. La Fulgor conquista in questo periodo, per la quinta volta consecutiva, il Trofeo Recoaro come migliore Società CSI della Provincia. Si comincia a vedere circolare il primo pulmino della Fulgor, un Alfa Romeo usato fortemente voluto dall’Assistente di allora Padre Silvano Gobbo. La pallacanestro attraversa un momento d’oro con numerose squadre, così anche per il calcio, l’atletica leggera ed il tennis tavolo. L’Atletica Fulgor è Campione Veneto di Società!. Nel 1968 la sezione hockey partecipa al campionato invernale, non più quello estivo, ed è costretta ed emigrare presso la Robur perché in Patronato manca una pista coperta. Sparisce così in Fulgor anche questo Sport e non ritornerà più se non, ma solo sulla carta, per motivi di affiliazione. Il 1969 è l’anno per eccellenza della Polisportiva Fulgor: la squadra juniores della pallacanestro è campione provinciale CSI, il tennis tavolo laurea diversi Fulgorini Campioni Provinciali e Regionali. L’atletica manda il giavellottista Vanni Rodighiero ai Mondiali Universitari, il calcio è in piena attività con quattro squadre, tutte ottimamente piazzate nei rispettivi Campionati FIGC e CSI. Purtroppo è anche ricco di ricordi amari: padre Aldo Bortoletto, uno dei più cari assistenti spirituali della Polisportiva, che è stato trasferito a Civezzano, muore il 12 dicembre. Il 1970 è un anno ricco di risultati nelle varie discipline sportive. La pallacanestro si dota della prima “sponsorizzazione” con la dicitura “Munari Giocattoli”, si inizia a parlare del nuovo campo da calcio. Nel corso dell’anno, cessa l’attività la sezione Atletica che tanti onori ha portato alla Fulgor nel corso della sua gloriosa esperienza sportiva. Muore anche Padre Pietro Saccardo, il “Direttore della Polisportiva”. La pallacanestro ottiene l’autonomia gestionale con una propria presidenza; il calcio e il tennis tavolo godono ottima salute. La pallavolo continua ad essere praticata a livello amatoriale con la settima edizione del torneo notturno. Nel 1972 si inaugura il nuovo campo da calcio che viene intitolato a padre Aldo Bortoletto. La pallacanestro si fonde con la Robur, mentre il calcio si potenzia con l’allestimento di cinque squadre. Il tennis tavolo continua l’attività mentre la pallavolo maschile e femminile continua l’attività amatoriale con l’organizzazione e partecipazione a vari Tornei.
La pallavolo inizia la sua attività a livello agonistico nel 1973 con una squadra di ragazze mentre il calcio e il tennis tavolo continuano la loro attività nei Campionati CSI e di Federazione. Nel 1974 la Fulgor si dedica in modo particolare al calcio e alla pallavolo poiché non può usufruire di una palestra per l’attività sportiva al coperto. Le due discipline ottengono lusinghieri risultati nei campionati provinciali e nei tornei amatoriali. Per la prima volta nella storia della Fulgor vengono premiate 2 atlete distintesi nella loro specialità: Riccarda Dal Prà e Gabriella Vecelli. Il 1975 vede il calcio dotarsi di una solida struttura organizzativa tale da potere gestire le numerose squadre impegnate nei vari campionati, mentre la pallavolo maschile inizia ufficialmente la sua attività aggiudicandosi alcuni tornei riservati ad atleti non tesserati. P. Giuseppe Gallio “Don Balon” ritorna in Patronato nel 1976 e subito promuove la nascita della sezione cicloturismo. Nel 1977 cambia anche la Presidenza: l’entusiasta ex ginnasta folgorino Giacomo Leder subentra al Dr. Giuseppe Zanini.
Il 1978 è l’anno d’oro della sezione pallavolo: la squadra maschile partecipa alla poule promozione per la seconda divisione regionale, le pallavoliste raggiungono il traguardo della prima divisione regionale. Nuovo cambio di Presidenza: Giuseppe “Bepi” Restiglian subentra a Giacomo Leder alla guida della Polisportiva. Nel 1979 viene organizzata una mostra fotografica per il 75° del Patronato. La Fulgor opera con numerose squadre di calcio e pallavolo (maschile e femminile) oltre al cicloturismo. Inizia anche una leva di minibasket. Inaugurazione Palestra Al di là del numero, pure eloquente, di dirigenti e tesserati, la Polisportiva Fulgor continua a dare, nel mondo sportivo e civile, testimonianza viva di una realtà sportivo-educativa basata, da sempre, sul volontariato che, attraverso un sereno e famigliare ambiente formativo, riesce a produrre ottimi risultati sia in campo sportivo come pure nella crescita umana e sociale dei giovani sportivi. La realtà Fulgorina vissuta in Patronato propone uno stile di vita basato sulla formazione integrale della persona basata sullo sviluppo culturale e religioso. Obiettivo principale dell’azione formativa resta dunque la preparazione dei giovani esaltando in essi quelle virtù che Giovanni Paolo II ha voluto ricordare ai giovani sportivi: Non vengano mai meno tra Voi il gesto della fraternità, il rispetto reciproco, la generosità e, se occorre, il perdono. Fate in modo che l’Uomo non sia mai sacrificato all’atleta!”.