MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Premessa
Lo Statuto della Polisportiva Fulgor Thiene A.S.D. riporta che le finalità dell’associazione sono:
- Il rispetto delle regole democratiche
- L’impegno alla solidarietà
- La cultura della pace
- La visione della vita improntata ai valori cristiani, e più specificatamente la promozione di tutte quelle iniziative che sono finalizzate allo sviluppo e alla diffusione della pratica ricreativo-sportiva come formazione psico-fisica e morale degli atleti con particolare riguardo ai settori giovanili
Da sempre le attività e le azioni messe in campo dalla Polisportiva Fulgor Thiene sono state improntate in modo da garantire il rispetto e la dignità di tutti e tutelare ognuno, a partire dai propri tesserati, da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione a causa dalla propria etnia, dalle proprie convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Per la Polisportiva Fulgor il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati è sempre stato un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
Il presente documento intende rispondere a quanto richiesto dall’Art.16 del D.Lgs. n. 39/2021 attraverso la formalizzazione di buone pratiche già in essere e il recepimento di richieste specifiche previste dal legislatore.
Art. 1 – Finalità
- Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei tesserati, specie se minori d’età, della “Polisportiva Fulgor Thiene Associazione Sportiva Dilettantistica” (di seguito per brevità anche solo “Associazione”).
- Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento si richiamano alle Linee Guida adottate dalle Federazioni Sportive a cui l’Associazione è affiliata (FIPAV, FIP, FIGC) e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti all’Associazione sono tenuti ad uniformarsi al fine di:
- promuovere il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;
- promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;
- rendere consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
- individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di safeguarding, volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di tesserati minori;
- provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
- informare i tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
- garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding della Società.
Art. 2 – Ambito di applicazione
I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:
- tutti i tesserati dell’Associazione;
- tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con l’Associazione;
- tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con l’Associazione.
Art. 3 – Norme di condotta
- All’inizio di ogni stagione sportiva deve essere ricordato a tutti gli allenatori e dirigenti di attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
- evitare i contatti fisici tra atleti e tecnici o dirigenti;
- sollecitare atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitare l’uso di espressioni discriminatorie; sessiste, o di matrice razzista;
- evitare di intrattenersi in sedute di allenamento per singoli atleti e/o svolte in orari in cui gli spazi utilizzati per l’attività sportiva non siano usualmente frequentati, facendo in modo che se ciò sia necessario, vi sia sempre la presenza, in aggiunta all’allenatore, di un dirigente;
- prevedere, in caso di sottoposizione dell’atleta a sedute mediche o fisioterapiche, che vi sia la presenza di un dirigente dello stesso sesso dell’atleta, ovvero di un genitore;
- richiedere ai tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo.
- L’Associazione organizza con l’aiuto di professionisti dei corsi per allenatori e dirigenti al fine di formarli in maniera specifica per
- Essere Educatori prima che Allenatori
- Imparare a riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro
- Imparare a far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso
- prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio e dipendenza percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori.
- Sono affissi appositi cartelli nei pressi dei campi di gioco per spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona.
- L’Associazione rende consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:
- Pubblicazione sul sito internet dell’Associazione del modello organizzativo e del codice etico adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche;
- Pubblicazione sul sito internet dell’Associazione del nominativo del Safeguarding nominato dall’Associazione con indicazione dell’indirizzo e-mail per poterlo contattare;
- Comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e del codice etico adottato dall’Associazione, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato dalla società;
- Comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del nominativo del Safeguarding nominato dall’Associazione con indicazione dell’indirizzo e-mail per poterlo contattare;
Art. 4 – Tutela dei minori – Obblighi
- Tutti gli allenatori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla società
- Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, il Consiglio Direttivo dell’Associazione nomina un “Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni” (di seguito per brevità anche solo “Responsabile”) e lo comunica alle Federazioni Sportive all’atto di affiliazione.
- Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà essere scelto tra gli associati di comprovata moralità e non aver riportato condanne penali per i seguenti reati:
- art 600-bis (prostituzione minorile), 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile);
- 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti)
- 609-bis (violenza sessuale), 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni).
- La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante affissione presso la sede e pubblicazione sulla rispettiva homepage del sito internet dell’Associazione. La nomina viene inoltre comunicata alle Federazioni Sportive a cui l’Associazione è affiliata secondo le procedure previste dalle stesse.
- Il Responsabile dura in carica tre anni e comunque fino alla scadenza del Consiglio Direttivo che lo ha nominato.
- In caso di cessazione del ruolo di Responsabile, per dimissioni o per altro motivo, l’Associazione provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile secondo quanto previsto nel precedente comma 3.
- Il Consiglio Direttivo dell’Associazione può revocare la nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in qualsiasi momento a causa di gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer della Federazione Sportive a cui l’Associazione è affiliata. L’Associazione provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
- Il Responsabile è tenuto a:
- promuovere la corretta osservanza e aggiornamento del “Modello Organizzativi e di Controllo dell’Attività Sportiva” e del “Codice Etico e di Condotta” adottati dall’Associazione;
- adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito dell’Associazione ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;
- segnalare al Safeguarding Office della Federazioni Sportive a cui l’Associazione è affiliata eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
- rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti delle Federazioni Sportive a cui l’Associazione è affiliata;
- formulare al Consiglio Direttivo dell’Associazione le proposte di aggiornamento del “Modello Organizzativi e di Controllo dell’Attività Sportiva” e del “Codice Etico e di Condotta”, tenendo conto delle caratteristiche dell’Associazione;
Art. 6 – Dovere di segnalazione
Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal presente documento e dai regolamenti e dalle linee guida predisposte dalla Federazioni Sportive, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Office della Federazione stesse, anche per il tramite del Responsabile nominato dalla Società.
Art. 7 – Diffusione ed attuazione
- L’Associazione, anche avvalendosi del supporto del Responsabile, si impegna alla pubblicazione e alla diffusione del presente documento e del “Codice Etico e di Condotta” tra i propri tesserati e i propri volontari che, a qualsiasi titolo e ruolo, siano coinvolti nell’attività sportiva, alla messa a disposizione di ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione ed allo svolgimento di verifiche in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme.
- Il presente documento è pubblicato sul sito internet dell’Associazione ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con la Società.
Art. 8 – Sanzioni
Fermo restando l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti delle singole Federazioni Sportive a cui l’Associazione è affiliata, nel caso di inosservanza delle disposizioni contenute nel presente documento il Consiglio Direttivo dell’Associazione potrà irrogare ai propri tesserati delle sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto. A titolo esemplificativo e non esaustivo: richiamo, multa, squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, risoluzione del rapporto contrattuale instaurato con il tesserato.
Art. 9 – Norme finali
Il presente documento è aggiornato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione con cadenza almeno quadriennale come previsto dall’Art.16 comma1 del D.Lgs. n. 39/2021